Per i grandi progetti di impianti solari è importante coinvolgere i comuni.

Serve un canone per il solare e l’eolico per i comuni

16.02.2023
1-2 l 2023

Nella politica energetica occorre procedere rapidamente: progetto sull’acceleramento delle procedure per le energie rinnovabili, atto mantello, offensiva solare. Nella ricerca frenetica di più chilowattora, non bisogna dimenticare gli interessi dei comuni.

Dalla scorsa estate la Svizzera affronta una possibile carenza di energia elettrica, causata dalla guerra in Ucraina e dalla minaccia di lacune nella fornitura da parte delle centrali nucleari francesi. La Svizzera ha sempre importato elettricità dai paesi vicini in inverno per colmare la propria carenza di elettricità. Inoltre, i mercati dell’energia stanno impazzendo, facendo schizzare alle stelle i prezzi per i clienti privati e per l’economia.

E ora entra in gioco la politica svizzera. A seguito dell’importante volatilità dei prezzi sui mercati dell’energia il Parlamento ha approvato un cosiddetto piano di salvataggio per le grandi aziende di approvvigionamento energetico svizzere (AAE). Inoltre, insieme a cantoni, comuni e città la Confederazione ha lanciato l’iniziativa di risparmio energetico invernale.

Guardando al prossimo futuro, sono necessari altri progetti politici. È un obiettivo indiscusso che la transizione energetica, cioè l’abbandono dei combustibili fossili entro il 2050, debba essere realizzata e promossa dallo Stato. In primo piano c’è la promozione dell’energia idroelettrica, solare ed eolica. Dal punto di vista della politica, molti dei progetti in questo settore avanzano troppo lentamente. I ricorsi delle parti interessate, ma anche il disinteresse dei committenti di costruzioni, fanno sì che molti progetti di espansione della rete energetica vengano ritardati o addirittura interrotti.

Diritti di partecipazione ridotti al minimo

Ora la politica nazionale intende porre rimedio a questa situazione con tre proposte. Sono attualmente in discussione in Parlamento e prendono il nome di progetto sull’acceleramento delle procedure per le energie rinnovabili, atto mantello e offensiva solare. Sono tutti volti a far progredire le cose più rapidamente. Tuttavia, c’è il rischio che vadano persi importanti diritti fondamentali e anche argomenti di fatto.

Nel caso del progetto sull’acceleramento delle procedure per i progetti eolici, sono in gioco i diritti di essere consultati dei comuni toccati. Per quanto riguarda l'offensiva solare, c’è il rischio che negli investimenti in impianti fotovoltaici di grandi dimensioni si tenga conto solo della capacità produttiva, senza tenere conto delle infrastrutture esistenti per il trasporto dell’elettricità o della redditività economica a lungo termine. Inoltre, i diritti di essere consultate di tutte le parti interessate, compresi i comuni, sono ridotti al minimo. Nel progetto dell'offensiva solare il legislatore ha previsto tuttavia un diritto di veto per i comuni di ubicazione.

L’accettazione a livello locale è essenziale

L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) chiede innanzitutto che nella costruzione di centrali elettriche le diverse forme di energia siano considerate separatamente. L’energia idroelettrica, in particolare, comporta regole proprie perché l’acqua è un bene pubblico e in molti casi appartiene ai comuni. In questo caso, sono necessarie procedure standard di approvazione delle concessioni, che attribuiscono ai comuni un ruolo centrale quali autorità concedenti. Questo aspetto non può e non deve essere modificato.

Indiscutibilmente occorre accelerare tutte le procedure. In questo caso, l’attenzione principale dovrebbe essere rivolta alle procedure parallele nei cantoni nel quadro del diritto vigente. Tuttavia, occorre evitare che le nuove regole creino nuovi problemi. Per esempio: se in futuro si vorranno designare zone idonee per i progetti solari nel piano direttore cantonale, ciò non può significare che non vi siano più procedure ordinarie per i singoli progetti in conformità con lo stato di diritto. Sarebbe meglio considerare scadenze più brevi, che obblighino le autorità e i tribunali a prendere decisioni in tempi ragionevoli. Anche l’obbligo di smantellare i grandi impianti solari deve essere risolto in modo che i costi di smantellamento e smaltimento non siano a carico dei comuni.

Nonostante le preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico in Svizzera, non vanno dimenticati i principi fondamentali del diritto procedurale, i diritti fondamentali di partecipazione e le procedure politiche nei comuni. Essi costituiscono la base per l’accettazione da parte della popolazione, e per permettere ai grandi progetti di aggiudicarsi la maggioranza.

Canone per l’eolico e il solare

In particolare – ed è questa la rivendicazione principale dell’ACS – dovrebbe essere introdotta una compensazione per i comuni, simile al canone per i diritti d’acqua, per i nuovi progetti eolici e solari su vasta scala. Un canone per l’energia eolica e solare è necessario per compensare adeguatamente il settore pubblico per le spese sostenute. Inoltre, ciò può promuovere l’accettazione da parte della popolazione e delle autorità locali. Ad oggi non sono state avanzate proposte in questo senso. L’ACS si adopererà affinché ciò venga discusso a livello politico e attuato, nell’interesse dei comuni.

Christoph Niederberger
Associazione dei Comuni Svizzeri
Direttore
Traduzione: Annalisa Cipolla