La costante edificazione ha trasformato notevolmente la campagna di Verscio, il territorio scelto per il progetto partecipativo <em>Strade di quartiere</em>.

Quando pianificazione fa rima con partecipazione

16.10.2022
10 | 2022

Come vorremmo la campagna di domani? Questa domanda ispira il progetto partecipativo Strade di quartiere a Verscio, frazione di Terre di Pedemonte, di cui ci parla l’architetto Enea Pazzinetti, co-responsabile del progetto.

Con il programma «Progetti modello per uno sviluppo sostenibile del territorio», la Confederazione, tramite l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), sostiene finanziariamente progetti innovativi che promuovono localmente uno sviluppo e un utilizzo sostenibile del territorio.

La quarta generazione di progetti modello (2020-2024) comprende cinque ambiti prioritari, tra cui quello degli «Insediamenti che promuovono percorsi brevi, movimento e incontri», in cui si situa anche il progetto Strade di quartiere in corso a Verscio. I progetti sostenuti in questo asse tematico mirano a sviluppare modalità di pianificazione dei comprensori insediativi che consentano agli abitanti di soddisfare le loro esigenze quotidiane a piedi, promuovendo al contempo l’attività fisica, i contatti sociali, il contatto con la natura e la biodiversità.

Il progetto Strade di quartiere è promosso dal Comune di Terre di Pedemonte in collaborazione con l’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ERS), la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT), il Programma di agglomerato del Locarnese (PALoc) e la Sezione dello sviluppo territoriale del Dipartimento del territorio (SST). L’Osservatorio dello sviluppo territoriale dell’Università della Svizzera Italiana fornisce un supporto tecnico al progetto.

La qualità dello spazio pubblico stradale

Il progetto è condotto da una squadra interdisciplinare formata dall’architetto Enea Pazzinetti e dal sociologo Samuele Cavalli, entrambi verscesi e diretti osservatori della trasformazione che ha toccato il territorio interessato dal progetto negli ultimi decenni.

Negli anni 1960, la campagna di Verscio si presentava come una distesa verde di campi e vigneti interrotta solo da alcune case. La costante edificazione l’ha mutata in una zona residenziale «estensiva», costituita prevalentemente da case monofamiliari o bifamiliari e le cui strade sono utilizzate principalmente dal traffico motorizzato.

Il progetto Strade di quartiere, come lascia intendere il nome, è nato dall’intenzione di riflettere sulla qualità dell’elemento strada nella campagna di Verscio. Lo spazio pubblico del comparto è infatti costituito quasi esclusivamente dallo spazio delle strade comunali, spesso strette e delimitate fisicamente dalle opere di cinta dei terreni privati. I percorsi pedonali e la mobilità lenta si contendono lo spazio con il traffico motorizzato.

Valorizzare le idee degli abitanti

Un approccio partecipativo è stato scelto per sondare le opinioni dei residenti sulle potenzialità e le criticità dei quartieri della campagna.

Gli abitanti di Verscio sono stati coinvolti innanzitutto con un questionario, inviato a tutti i fuochi a inizio 2021 (quando la situazione sanitaria particolare non permetteva di organizzare incontri con la popolazione), che ha permesso una prima rilevazione delle opinioni. Il sondaggio, a cui hanno partecipato 100 economie domestiche residenti nel perimetro di studio, ha fatto emergere che la maggior parte di coloro che hanno risposto considera che vivere in campagna è piacevole, tuttavia, giudica l’evoluzione della campagna negli ultimi anni piuttosto negativa, soprattutto a causa delle troppe costruzioni.

Due momenti di incontro con la popolazione, questa primavera, hanno offerto l’opportunità di restituire i risultati del questionario e discuterne con i partecipanti. 35 persone hanno partecipato agli incontri, che si sono svolti con i responsabili di progetto e due osservatori esterni; i rappresentanti del Comune saranno presenti in un secondo tempo. Un ulteriore incontro pubblico è previsto a inizio 2023.

Il progetto ha coinvolto anche gli allievi di quinta elementare. Nell’ambito di una passeggiata è stato chiesto ai bambini quali sono i luoghi che frequentano maggiormente, che apprezzano o quelli che piacciono meno, ad esempio perché considerati meno sicuri. I bambini hanno dato sfogo alla loro immaginazione illustrando i loro desideri per la campagna di domani.

All’incrocio tra paesaggio, mobilità e socialità

La fase iniziale di analisi si è conclusa. Quali sono i passi successivi? «Grazie al confronto con la popolazione, ci si è resi conto che la strada è certo un aspetto centrale, ma non l’unico», spiega Enea Pazzinetti. «È stato possibile identificare tre tematiche sulle quali proseguire la riflessione: il paesaggio, la mobilità, la socialità.»

Agire sul paesaggio significa valutare per esempio interventi di sistemazione a verde e di utilizzo del suolo; la mobilità comprende gli interventi di riduzione del traffico, l’introduzione di sensi unici o percorsi pedonali, la limitazione del traffico su determinate strade ai soli residenti; l’aspetto della socialità interroga la potenzialità delle strade di quartiere come spazio di vicinato.

«Noi vorremmo ancora chiamarla campagna in futuro»: questo è in sintesi il desiderio dei residenti, che dà una prima risposta alla domanda posta inizialmente.

Il prossimo passo prevede l’allestimento di schede su questi tre campi d’azione, da sottoporre alla popolazione per una consultazione, e che servano da supporto alle decisioni dell’ente pubblico sul futuro del comparto. Le priorità definite potranno essere utili anche nell’ambito dell’allestimento del Programma d’azione comunale per lo sviluppo insediativo centripeto di qualità (PAC), lo strumento strategico e operativo del Comune in materia di pianificazione del territorio.

Progetti modello Sviluppo sostenibile del territorio

I progetti modello sono lo strumento adottato dalla Confederazione per incentivare comuni, regioni, agglomerati e cantoni a sviluppare e a sperimentare localmente soluzioni innovative in determinati ambiti prioritari. Le conoscenze acquisite potranno servire da modello per altri progetti. Attualmente è in corso la quarta generazione di progetti modello (2020-2024).

Luisa Tringale
Associazione dei Comuni Svizzeri
Responsabile progetti ambiti politici: asilo e migrazione, partecipazione