Nella cornice del Parco Ciani, l’installazione «Echoes – a voice from uncharted waters» dell’artista austriaco Mathias Gmachl, co-realizzata da LAC Lugano Arte e Cultura, invita i passanti a riflettere sull’impatto dell’uomo sull'ambiente.

Lugano? Sostenibile!

Cosa significa la sostenibilità nella vita quotidiana? La Città di Lugano lancia una campagna di sensibilizzazione volta a presentare l’Agenda 2030 alla popolazione e a promuoverne l’attuazione.

Difficile trovare un titolo più esplicito e che veicoli tutta l’intenzione della Città di Lugano di percorrere la via della sostenibilità. #LUGANOSOSTENIBILE è un progetto promosso dalla Divisione Socialità della Città di Lugano con il sostegno dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE.

Nell’ambito del suo programma di incentivazione per lo sviluppo sostenibile, l’ARE promuove progetti tesi a realizzare a livello locale l’Agenda 2030. L’edizione 2020-2021 del programma sostiene progetti che mirano a favorire stili di vita che rispettano il clima e preservano la biodiversità (si tratta degli OSS 13 e 15), oppure che hanno un effetto leva importante sulla sensibilizzazione e sull’attuazione dell’Agenda 2030 in Svizzera.

La Città di Lugano ha partecipato al bando dell’ARE proponendo un progetto inizialmente chiamato «Ogni impronta conta», con riferimento all’impronta dell’uomo sul clima. Il progetto vuole dare ai cittadini un’informazione chiara su cosa significhi la sostenibilità nella vita quotidiana mostrando loro esempi di azioni concrete per adeguare il proprio stile di vita in un’ottica di sostenibilità.

Sensibilizzare, relazionare, dare l’esempio

Il progetto della Città di Lugano è però, bisogna dirlo, molto più ambizioso. Tatjana Ibraimovic, coordinatrice del progetto da febbraio 2020, lo immagina in tre fasi. La prima fase corrisponde all’impostazione originale data da «Ogni impronta conta» e si concentra sulla sensibilizzazione della popolazione all’Agenda 2030, avvicinandola appunto ai suoi obiettivi e invitandola a integrare la sostenibilità nella loro quotidianità. La seconda fase punta sulla creazione di una rete di attori che hanno a che fare con la sostenibilità, mettendo in relazione la pubblica amministrazione e il mondo economico, senza dimenticare la popolazione. La terza fase mira, con le parole di Tatjana Ibraimovic, «a fare della pubblica amministrazione una virtù». Si tratterà di individuare iniziative virtuose di cui la Città si farà promotrice attiva. Un’idea è per esempio quella di procedere alla (prima in Svizzera) Voluntary Local Review, uno strumento promosso dalle Nazioni Unite di cui gli enti locali possono dotarsi elencando gli OSS perseguiti a livello locale e i passi intrapresi per raggiungerli. Un altro aspetto su cui la Città di Lugano intende lavorare è la tematica della responsabilità sociale delle imprese, peraltro promossa attivamente dal Cantone.

Questo reindirizzamento del progetto sul medio-lungo termine è anche conseguente alle molte reazioni positive e all’interesse dimostrato dal Cantone, dal mondo universitario, da potenziali partner del mondo economico nonché da altri enti locali.

Lancio ufficiale a fine agosto

Anche a fronte di questo interesse il lancio ufficiale del progetto, inizialmente previsto per il 9 giugno, è stato rinviato a fine agosto. La nuova data scelta, il 24 agosto, precede di poco l’inaugurazione del nuovo campus universitario USI-SUPSI, occasione in cui la popolazione sarà accolta all’interno del campus dove diversi commerci locali potranno presentare la propria offerta. La Città intende così dare visibilità alla sua campagna di sensibilizzazione nella cornice di un evento di promozione delle attività economiche locali, organizzato con il coinvolgimento attivo dei quartieri di Viganello, Pregassona e Molino Nuovo.

Dopo il lancio ufficiale seguiranno diversi eventi, momenti informativi e formativi. Il sito www.luganosostenibile.ch fungerà da piattaforma cappello per raccogliere progetti presenti, passati e futuri nell’ambito della sostenibilità. Nel frattempo, i primi elementi sono già stati posati. Un pallottoliere colorato accoglie i passanti a una delle entrate del Parco Ciani e illustra brevemente i 17 OSS e il progetto #LUGANOSOSTENIBILE. Poco più in là si trova l’installazione «Echoes – a voice from uncharted waters» dell’artista austriaco Mathias Gmachl, co-realizzata da LAC Lugano Arte e Cultura, rappresentante una balena di 17 metri: sfruttando effetti visivi e sonori, l’installazione invita a riflettere sull’impatto dell’uomo sull’ambiente.

Come sottolinea Tatjana Ibraimovic, «la sensibilizzazione passa anche attraverso esperienze fisiche, dove la popolazione può venire a vedere, toccare, dove può interagire! Tutto online… non funziona.» Anche se la Città punta anche sui social per amplificare la campagna di sensibilizzazione. Tutti sono sin d’ora invitati a scattarsi un selfie con il pallottoliere e a condividerlo con l’hashtag #luganosostenibile. Chi lo desidera può poi diventare «ambasciatore» dell’Agenda 2030: iscrivendosi sul sito, gli interessati riceveranno del materiale informativo per promuovere a loro volta gli OSS.

«La sensibilizzazione passa anche attraverso esperienze fisiche, dove la popolazione può venire a vedere, toccare, dove può interagire!»

Tatjana Ibraimovic, coordinatrice del progetto #LUGANOSOSTENIBILE

Sostenibilità, tema imprescindibile

L’interesse suscitato per il progetto non può che far piacere ai suoi promotori. Collaborazioni con altri comuni, condivisione di documentazione ed esempi di buone pratiche andranno tutti a vantaggio della sostenibilità. Una problematica di fondo, tuttavia, è quella della scarsità di fondi e risorse umane a cui gli enti locali sono spesso confrontati. Vista l’importanza della tematica dello sviluppo sostenibile, peraltro trasversale a numerosi altri ambiti, e l’attenzione crescente per la stessa, è legittimo chiedersi se, in un futuro più o meno prossimo, comuni e città si doteranno di uffici dedicati.

Promozione dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale delle imprese nei Comuni

Il Dipartimento delle finanze e dell’economia e il Dipartimento delle istituzioni del Cantone Ticino hanno avviato il progetto «Comune socialmente responsabile». Un sondaggio elaborato in collaborazione con la SUPSI indirizzato ai comuni nel corso dell’estate porrà le basi per stabilire il livello di sensibilità dei comuni sul tema e mettere in evidenza buone pratiche, e successivamente individuare gli strumenti e le procedure da mettere in atto.