Il consigliere di Stato ticinese Manuele Bertoli, presidente del Forum per l’italiano in Svizzera, insieme alla consigliera di Stato neocastellana Florence Nater, presidente della Fondazione ch. La consegna del trofeo del Premio per il federalismo 2022 si è svolta il 21 ottobre nell’ambito di un evento ufficiale di dialogo tra Svizzera e Italia.

«L’insegnamento delle lingue permette di conoscersi meglio»

17.11.2022
11 | 2022

Il Forum per l’italiano in Svizzera promuove la lingua e la cultura italiana nel quadro del plurilinguismo elvetico e si è aggiudicato il Premio per il federalismo 2022. Intervista a Diego Erba, coordinatore del Forum.

In Svizzera, la conoscenza delle lingue nazionali è promossa e sancita dalla legge. Il plurilinguismo è iscritto nella Costituzione federale e praticato più o meno quotidianamente da gran parte della popolazione. Il Forum per l’italiano in Svizzera si impegna per una corretta collocazione dell’italiano nel quadro del plurilinguismo costituzionale della Svizzera. Istituito nel 2012, 38 organizzazioni attive in questo ambito hanno ad oggi aderito al Forum.

Diego Erba, quali sono gli obiettivi del Forum per l’italiano in Svizzera?

Diego Erba: Il Forum ha lo scopo di promuovere l’italiano e la sua cultura al di fuori della Svizzera italiana. Infatti, il maggior numero di italofoni risiede oltre Gottardo. Per disporre di dati aggiornati, nel 2019 il Forum ha promosso la ricerca «La posizione dell’italiano in Svizzera», che traccia l’evoluzione dell’italiano nel contesto del plurilinguismo svizzero dal 2012 – anno d’istituzione del Forum – al 2020. Ne esce un quadro fatto di luci e ombre. È proprio nella Svizzera tedesca e nella Svizzera francese che occorre intensificare gli sforzi affinché l’italiano come terza lingua nazionale non sia dimenticato.

Quest’anno, il Forum si è aggiudicato il Premio per il federalismo della Fondazione ch, che viene conferito a cadenza annuale a personalità o organizzazioni che contribuiscono a rafforzare il federalismo e la coesione nazionale. Cosa rappresenta questo premio per l’attività del Forum?

Il Premio per il federalismo ci incoraggia a proseguire il nostro lavoro con determinazione poiché, come ha scritto la giuria della Fondazione ch, questo riconoscimento ricompensa «il contributo della popolazione italofona alla coesione nazionale che ogni giorno costruisce ponti tra le lingue e le culture in ogni parte del paese».

L’attività del Forum tocca anche il livello comunale?

Nel settore dell’insegnamento anche i comuni possono essere coinvolti nella promozione della lingua e cultura italiana. In Svizzera i comuni e i cantoni fruiscono di un’ampia autonomia, soprattutto nella scuola dell’obbligo. Al di fuori della Svizzera italiana spetta loro offrire agli scolari i corsi facoltativi d’italiano. L’insegnamento delle lingue nazionali rafforza nei giovani il plurilinguismo e permette alle diverse comunità linguistiche di conoscersi meglio. In questo senso i comuni possono fare molto affinché le lingue nazionali – e non solo l’inglese! – siano insegnate.

Un altro ambito d’intervento comunale è la messa a disposizione di aule per i corsi d’italiano promossi dalle autorità italiane e frequentati da oltre 10 000 persone ogni anno.

A proposito dell’insegnamento dell’italiano in Svizzera: qual è la situazione?

Ticino e Grigioni insegnano l’italiano sin dalla scuola elementare, mentre negli altri cantoni l’insegnamento generalmente è facoltativo nel livello secondario I, cioè negli ultimi anni della scuola dell’obbligo.

L’Accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria (HarmoS), entrato in vigore nel 2009, prescrive un’offerta appropriata d’insegnamento facoltativo di una terza lingua nazionale durante la scuola obbligatoria. Per quanto concerne l’italiano, questa norma non sempre viene applicata. Fra i cantoni che hanno aderito a HarmoS, ve ne sono alcuni che non offrono un insegnamento della lingua italiana, altri che ne delegano l’organizzazione alle scuole. A volte se il numero di allievi iscritti è contenuto, la scuola non lo organizza, anche per motivi finanziari.

A livello liceale, l’italiano deve essere offerto come disciplina fondamentale, secondo l’Ordinanza sulla maturità liceale. Nella Svizzera francese ciò avviene, mentre non è così in almeno un terzo dei licei della Svizzera tedesca.

Nel settore professionale, esclusi Ticino e Grigioni, sono pochi i cantoni che contemplano l’italiano nei loro programmi, e questo non favorisce gli scambi linguistici degli apprendisti.

La comunicazione digitale con i cittadini acquisisce un’importanza sempre maggiore. Ci sono dei margini di miglioramento per quanto riguarda l’accesso delle minoranze linguistiche ai canali di comunicazione delle istituzioni?

Per rispondere è sufficiente consultare i siti della Confederazione e dei cantoni. Non tutte le pagine web dell’amministrazione federale assicurano una completa presenza dell’italiano. Recentemente il Consiglio federale ha dichiarato che anche i Politecnici federali, e gli istituti afferenti, conformemente alla Legge sulle lingue, devono presentare tutto o parte delle informazioni sulle rispettive pagine web in italiano.

Per quanto riguarda i siti web ufficiali dei cantoni, ovviamente, la priorità è data alle rispettive lingue ufficiali. Nei Grigioni, dove l’italiano è lingua cantonale, esiste una versione italiana del portale cantonale. Va notato che i siti dei cantoni di Basilea Città e di Zugo offrono informazioni nelle tre lingue nazionali e in inglese.

Più in generale, ricordo infine che il rapporto del Consiglio d’Europa che valuta il rispetto della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie in Svizzera, apparso in settembre, evidenzia che «la Svizzera deve adottare ulteriori misure per promuovere l’uso della lingua italiana nella vita economica e sociale, compreso il settore pubblico». Ciò significa che Confederazione, cantoni e comuni possono fare ancora di più e meglio.

Premio per il federalismo

La Fondazione ch conferisce il Premio per il federalismo a personalità o organizzazioni che si sono distinte per un forte impegno a favore della Svizzera federale, in ambito politico, civile, scientifico o culturale. Istituito nel 2014, il Premio è assegnato ogni anno ed è dotato di 10 000 franchi. Dal 2021 è attribuito sulla base di un invito a presentare candidature. Tra i vincitori del premio vi sono il Cirkus Knie, Arnold Koller, il progetto easyvote.

Le candidature per il Premio per il federalismo 2023 sono aperte e vanno presentate entro il 28 febbraio 2023 sul sito internet della Fondazione ch. È anche possibile proporre candidature di altre persone o organizzazioni. Una giuria composta da personalità del mondo politico, scientifico e culturale selezionerà i finalisti e attribuirà il premio al progetto migliore.

Informazioni: www.chstiftung.ch/it/

Lingue minoritarie nazionali

I cantoni Ticino e Grigioni includono il territorio delle lingue minoritarie nazionali, l’italiano e il romancio. L’italiano è lingua ufficiale in entrambi i cantoni, nei Grigioni insieme al romancio e al tedesco. Il Governo del Canton Grigioni ha adottato una serie di misure per rafforzare il trilinguismo cantonale e promuovere la lingua romancia e italiana. Una di queste misure è l’istituzione nel 2021 del servizio «Amministrazione plurilingue» con lo scopo principale di rafforzare il plurilinguismo nell'Amministrazione cantonale. Questo servizio fornisce anche una consulenza a operatori esterni, tra cui i comuni, riguardo a questioni correlate all’attuazione della Legge sulle lingue.

Luisa Tringale
Associazione dei Comuni Svizzeri
Responsabile progetti ambiti politici: asilo e migrazione, partecipazione