
La mappatura dei dati come strumento chiave per i comuni
I comuni trattano sempre più dati personali e particolarmente sensibili. La mappatura dei dati garantisce una visione d’insieme e il controllo, oltre a rendere tracciabili i flussi dei dati.
Se implementata correttamente, la mappatura dei dati costituisce la base per una governance affidabile ed efficiente dei dati personali. Registra le attività di trattamento, le categorie dei dati, le parti coinvolte e i flussi dei dati, oltre a permettere di alimentare il registro delle attività di trattamento (RAT). Le domande chiave che i comuni dovrebbero porsi in merito alla mappatura dei dati sono: chi (responsabile, consulente per la protezione dei dati, settori specializzati, incaricati del trattamento)? Cosa (categorie, compresi dati particolari come salute/sanzioni)? Perché (finalità)? Dove (luogo di archiviazione, trasferimento verso paesi terzi, garanzie)? Durata (periodo di conservazione/criteri)? Come (misure tecniche e organizzative)? I vantaggi della mappatura dei dati sono molteplici: crea trasparenza, consente una migliore gestione dei rischi, offre la base per valutare l’impatto in termini di protezione dei dati, promuove la minimizzazione dei dati e consente di trattare rapidamente i diritti degli interessati.
