
Impulso digitale, responsabilità analogica
Alla fine di settembre, gli elettori hanno detto sì all’e-ID, una scelta che darà impulso a molteplici servizi amministrativi digitali: in poco tempo le amministrazioni diventeranno molto più digitalizzate. Ciò che resta invariata è la responsabilità di trattare correttamente i dati, indipendentemente dal fatto che siano analogici o digitali. I comuni sono tenuti a garantire la protezione dei dati e la corretta archiviazione dei documenti sensibili. Converrebbe loro investire nella sicurezza informatica ed elaborare piani di emergenza a cui ricorrere nel caso di un guasto al sistema. In questo numero di «Comune Svizzero» troverete alcuni esempi attuali di come i comuni affrontano la gestione dei dati.
Ma torniamo al mondo analogico: da 25 anni la Costituzione federale garantisce l’autonomia comunale e impone alla Confederazione di tenere conto, nell’ambito del suo agire, delle possibili conseguenze per i comuni. Non sempre la Confederazione prende sul serio questo obbligo. Alla fine di settembre, l’Associazione dei Comuni Svizzeri e l’Unione delle città svizzere hanno ricordato al consigliere federale Beat Jans l’«articolo sui comuni» a Palazzo federale. Siamo fiduciosi che Beat Jans non solo archivierà correttamente la nostra dichiarazione, ma la studierà anche scrupolosamente.
«I comuni sono tenuti a garantire la protezione dei dati e la corretta archiviazione dei documenti sensibili.»