Per l’ACS è chiaro: l'assistenza deve essere integrata nella fattura EFAS.

Il futuro finanziamento dei costi sanitari

12.10.2023
10 l 2023

Il Parlamento sta discutendo una delle riforme principali del sistema sanitario. Il progetto EFAS intende disciplinare in modo uniforme il finanziamento dei servizi sanitari. L’inclusione delle cure è indispensabile.

L’attuale sistema sanitario prevede tre diversi sistemi di finanziamento: i trattamenti ambulatoriali sono pagati esclusivamente dalle casse malati e quindi dai premi. I servizi ospedalieri, invece, sono coperti dai cantoni per un minimo del 55 per cento, mentre le casse malati pagano un massimo del 45 per cento. Tuttavia, per il finanziamento dell’assistenza a lungo termine valgono regole diverse: i cantoni e i comuni sono i principali finanziatori dello sviluppo dei costi dell’assistenza a lungo termine grazie ai premi fissi e ai contributi delle casse malati. Tutti i servizi sanitari dovranno ora essere finanziati in modo uniforme, indipendentemente dal fatto che siano erogati a domicilio da Spitex, in uno studio medico, in ospedale o in una casa di cura. In questo modo si intende eliminare i disincentivi e facilitare un’assistenza coordinata per i pazienti durante l’intero processo di cura e assistenza.

Tuttavia, il finanziamento unitario delle prestazioni stazionarie e ambulatoriali (EFAS) deve includere anche l’assistenza e regolamentarne l’integrazione in modo vincolante, come già deciso dal Consiglio degli Stati a dicembre 2022. In considerazione dell’invecchiamento demografico e dell’evoluzione del fenomeno «ambulatoriale prima di stazionario», secondo l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) l’inclusione dell’assistenza nel progetto EFAS è indispensabile. Il trasferimento dei costi nel finanziamento dell’assistenza verso i finanziatori residui – cantoni e comuni – è una realtà. Lo dimostrano anche i rapporti sul finanziamento delle cure (2020) e sulle cure a lungo termine (2016). Solo «EFAS plus care» può portare all’auspicato miglioramento del sistema e a una distribuzione più equilibrata dei costi tra tutti i finanziatori.

Serve una soluzione equilibrata

L’entrata in vigore del progetto può essere scaglionata. Il punto decisivo è rendere vincolante l’inclusione delle cure nell’EFAS, come previsto dal Consiglio degli Stati. Il Consiglio nazionale è a favore dell’integrazione delle cure, ma a patto che siano definite condizioni precise e desidera regolamentare l’entrata in vigore solo in modo non vincolante. Inoltre, i cantoni dovrebbero pagare almeno il 28,6 per cento e le casse malati al massimo il 71,4 per cento delle prestazioni attraverso i premi. A dicembre 2022, il Consiglio degli Stati aveva stabilito una quota cantonale del 26,9 per cento. Il progetto torna al Consiglio degli Stati con ulteriori differenze.

Alla luce dell’aumento dei premi, è comprensibile che il Consiglio nazionale voglia alleggerire l’onere a carico di chi li paga. D’altra parte, in futuro sarà necessario trovare una soluzione più equilibrata tra finanziamento fiscale e dei premi. Dal punto di vista dei comuni è assolutamente necessario attenersi alla decisione del Consiglio degli Stati.

Claudia Kratochvil-Hametner
Associazione dei Comuni Svizzeri
Direttrice supplente
Traduzione: Annalisa Cipolla