Foto di gruppo alla presenza del Municipio in corpore alla seduta di insediamento del Consiglio delle bambine e dei bambini a Mendrisio, una prima svizzera.

Il Consiglio delle bambine e dei bambini si insedia a Mendrisio

18.06.2021
6 | 2021

Tendere ad una migliore qualità di vita per tutti i cittadini mettendo al centro i bisogni dei bambini. Mendrisio vuol fare della partecipazione dei suoi più giovani abitanti una buona pratica di governo.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ratificata dalla Svizzera nel 1997, considera bambine e bambini già cittadine e cittadini, non future cittadine e futuri cittadini (luogo comune frequentemente utilizzato riferendosi alle nuove generazioni). Partecipare e essere presi maggiormente in considerazione nelle decisioni di governo delle città dovrebbe essere garantito anche ai più piccoli. Lo ricordano alcuni articoli sanciti dalla Convenzione, in particolare: art. 3 - l’interesse superiore del bambino sulle decisioni che lo riguardano; art. 12 - esprimere liberamente la propria opinione e che questa venga presa in considerazione; art. 13 - libertà di espressione; art. 31 - diritto al gioco e al tempo libero.

La Città di Mendrisio ha aderito al progetto internazionale «La città delle bambine e dei bambini», ideato e tuttora coordinato dal pedagogista Francesco Tonucci, che ha come ambizione quella di cambiare il parametro di riferimento della Città per tutto ciò che concerne la pianificazione, l’organizzazione e la regolamentazione dello spazio pubblico: non più l’adulto lavoratore automunito, ma il bambino. Mettere al centro i bisogni dei bambini significa avere la garanzia di includere e rispettare tutte le diversità. Il miglioramento della qualità della vita è il naturale «effetto collaterale» per tutte le cittadine e i cittadini. A tal fine è necessario il coinvolgimento diretto e attivo dei bambini, garantendone la partecipazione in alcuni processi che portano alle decisioni di governo. Ben consapevole dell’ambizione e della visione, quasi utopica, del progetto, Mendrisio ha intrapreso questo percorso adattandolo al proprio contesto sociale e territoriale, con l’auspicio di consolidare nel tempo buone pratiche di autentica partecipazione.

Il primo obiettivo è stato di dare immediatamente forma a uno dei fondamenti del progetto: il Consiglio delle bambine e dei bambini (CdB). Il 20 dicembre 2020 tutte le classi terze e seconde dell’Istituto scolastico hanno eletto un rappresentante (e un vice) per la composizione del primo Consiglio. L’organo conta 14 membri e rimarrà in carica due anni; dopodiché, verrà rinnovato con nuove elezioni: un primo grande esercizio di democrazia per i piccoli cittadini. L’investitura, tenutasi il 21 marzo in presenza di tutto il CdB e del Municipio in corpore con consegna dell’attestato a chiamata e firma del sindaco, ha legittimato ed ufficializzato l’inizio dei lavori del CdB.

Il consiglio, oltre a sviluppare idee, fornire suggestioni e «far pressione» ai governanti, si sta già occupando, con il supporto dell’Ufficio tecnico, della progettazione del parco di Genestrerio che dovrà essere ristrutturato e diventare inclusivo per le persone con disabilità. Bambine e bambini sono già competenti e la disciplina attraverso la quale crescono, si formano, si relazionano ed apprendono è il gioco. Chi meglio di loro sa come si vuole giocare in un parco? Di certo, non noi adulti.

I vincoli rispetto a norme specifiche, sicurezza, sostenibilità economica ed effettiva realizzabilità delle proposte saranno elementi con i quali il CdB si confronterà; ricordiamoci che bambine e bambini hanno già gli strumenti per capire e il richiamo al dato di realtà evita facili illusioni e conseguenti frustrazioni. Il percorso è già iniziato con le prime sedute: laboratori creativi che stimolano e comprendono i linguaggi e le suggestioni dell’età, progettando attraverso il gioco. La dimensione ludica garantisce autenticità, favorendo l’emergere di punti di vista propri e riducendo il rischio di contenuti indotti dagli adulti.

Delle idee interessanti che esulano dal progetto del parco bambine e bambini le hanno già proposte nelle prime sedute. Eccone alcune: «mettere dell’erba e alberi sul piazzale della scuola, perché almeno intanto che si gioca se si cade non ci si fa male»; «creare degli orti per piantare frutti e verdura almeno si sta nella natura»; «usare le automobili per trasportare tanti bambini; non che ogni mamma porta un solo bambino»; «un ritrovo per i bambini d’inverno, un parco giochi al chiuso».

Luca De Stefano
Responsabile Area Infanzia e giovani della Città di Mendrisio