I comuni sentono il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico si fa sempre più evidente. Basti pensare che dall’inizio delle misurazioni, nel 1864, la temperatura media in Svizzera è aumentata di circa 2 °C. I sei anni più caldi in assoluto sono stati tutti successivi al 2010.
La causa principale del cambiamento climatico sono le emissioni di gas serra di origine antropica, pressoché quadruplicate in Svizzera tra il 1900 e il 2018. Dal 2010 si registra un lieve calo, che tuttavia non è sufficiente. Se nei prossimi decenni si riusciranno a ridurre massicciamente le emissioni di gas serra a livello globale, in Svizzera l’aumento delle temperature entro fine secolo potrà essere mantenuto al di sotto dei 2 °C. Se invece le emissioni continueranno a crescere, l’incremento sarà pari a 3-5 °C, con conseguenti estati siccitose, ondate di caldo più frequenti, precipitazioni più intense e inverni poco nevosi.
Effetti molteplici
I cambiamenti climatici interessano i comuni sotto diversi aspetti:
- La siccità si ripercuote sulla gestione di foreste e riserve idriche. Per esempio, una maggiore irrigazione in agricoltura può comportare conflitti di utilizzo.
- I piani di urbanizzazione dovrebbero tenere conto di ondate di caldo e forti precipitazioni. I corridoi di aria fresca e le aree verdi mitigano le canicole, e quindi i pericoli per la salute.
- Il cambiamento climatico è una minaccia anche per la biodiversità. Servono aree protette e biotopi, poiché la varietà di flora e fauna presuppone la presenza di spazi vitali prossimi allo stato naturale.
- I cambiamenti nella distribuzione e nella tipologia delle precipitazioni, come più piogge e meno neve, il ritiro dei ghiacciai e lo scioglimento del permafrost possono incrementare il rischio di piene ed eventi di cadute di massi, frane e smottamenti. Fondamentale è dunque una pianificazione territoriale lungimirante che tenga conto di questi rischi.
- Le località turistiche invernali a quote più basse risentono del minore innevamento. Diversificare l’offerta turistica è una possibile soluzione.
Le sfide al livello comunale
Ogni comune ha dinanzi a sé la sfida di adattarsi alle conseguenze locali del cambiamento climatico, adottando provvedimenti opportuni. La priorità va tuttavia data a una protezione del clima incisiva, al fine di evitare, entro la metà del secolo, il 50% circa dei cambiamenti climatici possibili. Anche i comuni forniscono un contributo importante in tal senso, per esempio potenziando i trasporti pubblici e il traffico lento e sviluppando un piano energetico che getti le basi per un approvvigionamento sostenibile.
Cambiamento climatico: strumenti per i comuni
Cambiamento climatico: strumenti per i comuni
Il rapporto «I cambiamenti climatici in Svizzera» (cfr. www.bafu.admin.ch/uz-2013-i ) illustra il clima, le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici come pure le misure di adattamento e di protezione del clima. Inoltre, è una base importante per la pianificazione delle misure.
Il rapporto «I cambiamenti climatici in Svizzera» (cfr. www.bafu.admin.ch/uz-2013-i ) illustra il clima, le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici come pure le misure di adattamento e di protezione del clima. Inoltre, è una base importante per la pianificazione delle misure.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del National Centre for Climate Services ( www.nccs.ch ), per esempio guide per uno sviluppo degli insediamenti adattato ai cambiamenti climatici o esempi pratici dal programma pilota «Adattamento ai cambiamenti climatici». Quest’anno vi verranno pubblicate anche delle schede informative cantonali sugli scenari climatici. In autunno, sarà disponibile anche uno strumento online destinato ai comuni.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del National Centre for Climate Services ( www.nccs.ch ), per esempio guide per uno sviluppo degli insediamenti adattato ai cambiamenti climatici o esempi pratici dal programma pilota «Adattamento ai cambiamenti climatici». Quest’anno vi verranno pubblicate anche delle schede informative cantonali sugli scenari climatici. In autunno, sarà disponibile anche uno strumento online destinato ai comuni.