Il futuro Parco San Rocco e le sue tre case per anziani intergenerazionali nei comuni di Morbio Inferiore, Coldrerio e Vacallo. Tre strutture aperte verso l’esterno, con servizi multifunzionali destinati ai residenti ma anche alla popolazione, e luoghi di incontro tra tutte le fasce d’età.

From cure to care. Abitare nella terza e quarta età

20.05.2021
5 | 2021

Concepire un’architettura in grado di rispondere ai bisogni di cura e di salute dell’anziano (to cure) insieme a quelli di ordine esistenziale e sociale (to care). Sguardo sul modello di casa per anziani intergenerazionale Parco San Rocco.

Riflettere sulle prospettive dell’abitare nella terza e quarta età – distinguendo tra quella fase della vita in cui si è «anziani» ma sostanzialmente attivi e in salute, e la fase in cui subentra il decadimento fisico – significa interrogarsi su quale tipo di società vogliamo. In Ticino come altrove si sono moltiplicati negli ultimi anni i servizi rivolti all’anziano con particolare riferimento alla quarta età. L’invecchiamento demografico e la conseguente necessità di creare nuove strutture – case per anziani, appartamenti protetti, appartamenti a misura di anziano, appartamenti medicalizzati, ecc. – deve essere trasformata in un’occasione per rivedere e riqualificare gli spazi urbani collettivi e per costruire quartieri sostenibili. Per cercare nuove risposte a questa situazione, a partire dal 1990 si sono diffuse nei paesi occidentali diverse iniziative volte a creare soluzioni abitative in contesti intergenerazionali con l’obiettivo di favorire l’autonomia della persona anziana e offrire nuove opportunità di inclusione sociale e di solidarietà tra diverse fasce di età.

Il modello Parco San Rocco

La Fondazione Casa San Rocco di Morbio Inferiore, in accordo con i comuni di Coldrerio e Vacallo, realizzerà nei prossimi anni due nuove case per anziani intergenerazionali e provvederà all’ampliamento della sede di Morbio Inferiore, arrivando a gestire complessivamente 259 posti letto (di cui 100 a Morbio Inferiore, 79 a Coldrerio e 80 a Vacallo). Le tre case intergenerazionali faranno parte del futuro Parco San Rocco. L’obiettivo è di offrire servizi aperti al pubblico e non solo ai residenti e trasformare le case per anziani in un luogo di benessere multidimensionale – dando particolare attenzione alla prevenzione della salute, a opportunità di incontro, di formazione, ecc. – per tutte le fasce di età, dalla prima infanzia alla quarta età.

La collaborazione tra la Fondazione Casa San Rocco, il Comune di Coldrerio, il Comune di Vacallo, la SUPSI e lo studio di architettura danese STED ha portato nel 2016 alla definizione di un primo modello teorico di riferimento per la realizzazione delle tre case intergenerazionali.

In un secondo tempo, per l’identificazione dei servizi da inserire nelle tre case hanno giocato un ruolo importante gli stakeholder dei tre comuni. Sono infatti stati intervistati municipali, volontari, responsabili di associazioni, docenti, assistenti sociali ed educatori, personale infermieristico e diverse altre personalità che rivestono importanti funzioni all’interno dei tre comuni così come diversi esercenti (parrucchieri, farmacisti, ristoratori, alimentari). Il materiale raccolto dalle interviste è stato di prezioso aiuto per definire le potenzialità e i limiti del concetto di intergenerazionalità e per decidere quali servizi fosse opportuno inserire nelle tre case: pre-asilo e/o nido, sala ristorante, panetteria e pasticceria, parrucchiere e servizi di estetica, studi medici specialistici, palestra per fisioterapia, centro della salute, temporary market, sala informatica, sala conferenze per incontri a tema, ufficio postale, parco e giardino Alzheimer, orto bio.

Il modello Parco San Rocco non è infatti un modello calato dall’alto, ma si adatta all’identità del territorio. Il dialogo con gli stakeholder ha permesso di raccogliere i bisogni specifici di ogni Comune, a 360 gradi, in termini di spazi, servizi, aspettative, preoccupazioni, e di progettare di conseguenza tre case, simili per filosofia, ma diverse in termini di servizi. La collaborazione con i comuni e la partecipazione degli abitanti fin dall’inizio della pianificazione delle future case per anziani è stata determinante per ridefinire l’ambiente costruito dei nuovi quartieri e per raccogliere materiale utile alla preparazione dei bandi di concorso. Lo studio completo del futuro Parco San Rocco è stato promosso e finanziato dall’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio (ERS-MB) e raccolto nel primo Rapporto di sostenibilità redatto dalla Fondazione in collaborazione con SUPSI.

L’esperienza della casa di Morbio Inferiore

Attualmente, la casa per anziani di Morbio Inferiore, con i suoi 120 residenti e i molteplici servizi aperti alla comunità, consente di applicare nella pratica l’approccio intergenerazionale e di verificarne l’impatto. Nel 2018 sono state organizzate più di due attività intergenerazionali alla settimana, tra animazione con bambini e anziani e eventi per la comunità. Complessivamente, si sono contate 712 partecipazioni di bambini tra un mese e dieci anni e di 153 ragazzi delle scuole medie. Alcuni eventi per la comunità (teatro, musica, cene e feste) hanno registrato 200-300 partecipanti tra residenti e esterni.

I vantaggi per il Comune

Una nuova progettualità può contribuire a promuovere un cambiamento culturale che consideri le risposte ai bisogni della terza e quarta età non come un problema ma come un’opportunità per ripensare alla qualità di vita e al benessere di tutta la comunità. Il modello di casa per anziani intergenerazionale Parco San Rocco infatti permette di:

  • Affrontare il tema della presa in carico degli anziani con modelli scientificamente testati in grado di offrire le migliori soluzioni a livello sanitario e assistenziale;
  • Mantenere i legami sociali degli anziani, creando un punto di incontro all’interno della comunità;
  • Promuovere l’intergenerazionalità;
  • Mantenere in vita una serie di servizi utili per i residenti ma anche per la popolazione esterna;
  • Ottimizzare i costi di gestione, favorendo una gestione sostenibile delle strutture.
Jenny Assi
Docente ricercatrice senior

Tre case intergenerazionali

Il futuro Parco San Rocco comprenderà tre case anziani intergenerazionali. Oltre alla Casa di Morbio Inferiore, che verrà ampliata, due nuove strutture saranno realizzate nei Comuni di Coldrerio e di Vacallo. A Coldrerio il cantiere è attualmente in corso.

Il presente contributo è estratto dalla Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica ARCHI, numero 4/2019: Prospettive di vita tra cura e progetto. Lebensperspektiven zwischen Altenpflege und architektonischem Entwurf: https://www.espazium.ch/it/archi4-19_cure_care.