
Belp – un comune solidale per una migliore qualità di vita
Nel 2019 il comune di Belp ha dato il via a una comunità solidale in collaborazione con le comunità religiose, i servizi di cure a domicilio e le associazioni del territorio. Sono nate diverse proposte, come il «Plauderbänkli» (la panchina delle chiacchiere) e le serate tematiche. Le attività proposte favoriscono l’incontro e il sostegno reciproco, contribuiscono a ridurre la solitudine e hanno un effetto benefico sulla salute della popolazione di Belp, che conta circa 12'000 abitanti.
Tra le principali attività organizzate dal comune solidale di Belp figurano le serate tematiche semestrali. Oltre 200 persone vi partecipano, ascoltando gli interventi e discutendo su temi come convivenza intergenerazionale, eroi silenziosi o intelligenza artificiale. «È importante scegliere temi che possano interessare a tutte le fasce d’età», sostiene René Walker, responsabile dell’ufficio comunale «Generationen», anche se in genere chi partecipa a questi eventi ha più di 50 anni. D’altronde, le persone di età compresa tra i 55 e i 65 anni sono la categoria più grande nel comune di Belp.
Socializzare fa bene alla salute
Nel 2025 è stata introdotta una panca mobile (il «Plauderbänkli»), che stimola l’incontro e il dialogo. La panchina cambia regolarmente postazione e in determinati orari ci sono delle persone che aspettano qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere. «La panchina ha già contribuito alla nascita di nuove amicizie», constata soddisfatto René Walker. Non ci sono ancora cifre sull’efficacia di questa misura, ma René è convinto della sua utilità: «Ogni incontro permette di condividere gioie e preoccupazioni e contribuisce a migliorare la salute.»
A Belp l’aiuto di vicinato funziona piuttosto bene e ci sono anche oltre 60 associazioni che contribuiscono ad animare la vita nel comune. Il valore aggiunto del comune solidale è dato dalla possibilità di riuscire a raggruppare tutte le attività sotto un unico cappello, estendendo la promozione della salute, della partecipazione e della qualità di vita a tutto il comune. Promozione Salute Svizzera conferma l’importanza delle risorse sociali per la salute e sostiene la Rete Caring Communites. Anche Belp ha aderito alla rete e ha attinto alle esperienze di altri comuni.
Tutto è iniziato con la strategia per la terza età
L’idea è nata nel 2016, nel quadro della revisione della strategia per la terza età. In questo contesto si è pensato che tutte le generazioni dovessero beneficiare di maggiore sostegno e partecipazione - senza soppiantare l’offerta esistente, bensì integrandola e rafforzandola. In collaborazione con le chiese, lo Spitex AareGürbetal e l’associazione femminile locale, Belp ha sviluppato un modello di comune solidale come strumento intergenerazionale.
Il progetto ha beneficiato del sostegno del Canton Berna nonché del Programma nazionale di ricerca «Assistenza sanitaria» PNR 74. Belp ha infatti aderito al progetto pilota della Scuola universitaria professionale di Berna, insieme ai comuni di Münsingen, Obfelden e Schwamendingen. L’affiancamento ha permesso di sviluppare il progetto in modo meticoloso, rilevando sistematicamente i bisogni nei quartieri e generando oltre 40 idee di progetto con la popolazione.
Le organizzazioni della prima ora sono rappresentate in un comitato, che si riunisce quattro o cinque volte all’anno e sottostà alla Commissione affari sociali. Il coordinamento è affidato all’ufficio «Generationen», costituito nel 2021, che dedica una percentuale di impiego compresa tra il 20 e il 30 per cento a questa attività. Il budget iniziale di 3'000 franchi è stato esteso a un importo di circa 10'000 franchi all’anno, ai quali si aggiungono le risorse umane del comune e delle organizzazioni partner.
Le prossime tappe per migliorare ulteriormente la salute nel comune
L’ancoraggio di questa iniziativa negli obiettivi del Municipio per la legislatura in corso indica la presenza di un ampio sostegno politico. Silvie Burri, membro della Commissione affari sociali di Belp e presidente del Comitato del comune solidale è contenta che il viaggio prosegua: tra cinque anni il comune solidale di Belp sarà più conosciuto, attirerà un maggior numero di persone alle serate tematiche e riuscirà ad attuare nuove idee. René Walker sta già pensando a un servizio mobile di prossimità, per riuscire a raggiungere anche le «persone invisibili».
Fanni Dahinden, della rete Caring Communities, esprime la sua soddisfazione per la crescente importanza che questo modello sta acquisendo in Svizzera: «Sia i comuni più piccoli che quelli più grandi stanno cominciando a riconoscere che oltre agli investimenti infrastrutturali servono investimenti sociali.» Heidi Kaspar, della Scuola universitaria professionale di Berna, che ha accompagnato il processo nel comune di Belp, conosce numerosi studi che attestano l’importanza degli incontri informali e della presenza di relazioni affidabili per la salute, a tutte le età: «Le comunità solidali creano le basi per una cultura che ispira le persone e le stimola a prendersi cura gli uni degli altri – anche in situazioni di vita difficili.»
Il comune solidale di Belp è, per molti versi, un’iniziativa riuscita. René Walker ritiene che sia stato utile cercare il dialogo, instaurare collaborazioni e concentrarsi su uno o due obiettivi. «Questo ci ha permesso di ottenere i primi successi e la motivazione necessaria», sottolinea Walker. Il fatto che Belp venga ora preso come esempio da altre realtà è motivo di grande orgoglio.
«In una comunità solidale ci si prende cura l’uno dell’altro e così tutti stanno megli.»
Ispirazione per altre comunità solidali
Promozione Salute Svizzera sostiene la Rete Caring Communities che, oltre a mettere in rete i comuni, offre consulenza e contributi finanziari per lo sviluppo di comunità solidali. L’opuscolo sulle risorse sociali di Promozione Salute Svizzera illustra quali sono i benefici delle risorse sociali per la salute mentale e spiega cosa si può fare a livello cantonale e comunale per promuoverle. La Fondazione propone anche altri interessanti spunti sul tema nella sua pagina dedicata al sostegno sociale.