Affrontare le crisi con i buoni esempi

16.09.2022
9 | 2022

Le crisi si susseguono l’una dopo l’altra: prima la pandemia di coronavirus, poi la guerra in Ucraina e l’eventualità di una penuria di elettricità. A queste vanno ad aggiungersi i cambiamenti climatici, che incombono su di noi come una nuvola nera – o come un sole cocente. L’estate calda e secca ce lo ha ribadito ancora una volta. La necessità di ridurre le nostre emissioni di CO2 gode di ampio consenso a livello politico. La mobilità è particolarmente sotto i riflettori e, visto il rischio di una penuria di elettricità, non possiamo fare affidamento solo sull’elettrificazione dei trasporti a motore. Numerose iniziative nei comuni incentivano il traffico lento, ovvero promuovono gli spostamenti in bicicletta e a piedi. Sempre più spesso sentiamo parlare di «mobilità dolce» anziché di «traffico lento». In fin dei conti, la bicicletta nei centri urbani e nei quartieri non è poi così lenta. Perlomeno se la rete di piste ciclabili è ben sviluppata. Siamo andati a vedere alcuni esempi del genere nella regione di Soletta e nella Valle Maggia. I programmi d’agglomerato svolgono un ruolo importante per la pianificazione e il finanziamento di queste infrastrutture. La consultazione sulla quarta generazione dei programmi d’agglomerato si è appena conclusa. È stata coinvolta anche la regione dello Chablais, dove abbiamo visto come si stanno muovendo i responsabili. Il contributo sull’argomento può forse rispondere a molti interrogativi sui programmi d’agglomerato, oltre che fornire spunti per i progetti futuri. Affrontiamo le crisi con i buoni esempi!

Nadja Sutter
Caporedattrice «Comune Svizzero»