Assemblée générale de l'Association des Communes Suisses à la salle des fêtes du Lignon, Genève, le 6 juin 2025.

2115 comuni e una crocetta su un formulario

13.08.2025
7-8 l 2025

In veste di comune non è mai stato facile conquistarsi un posto nei dibattiti nazionali. Alcune volte, il ruolo dei comuni è riconosciuto a tutti gli effetti: sono considerati un pilastro a pieno titolo del federalismo, al fianco della Confederazione e dei cantoni. Altre volte, scivolano al rango di «attori terzi», alla stregua di un’organizzazione ambientale o economica. I 2115 comuni svizzeri diventano allora una semplice crocetta su un formulario di consultazione, un punto di vista tra i tanti, che può essere preso in considerazione o meno.

In occasione del 25º anniversario dell’adozione della nuova Costituzione federale, che nel suo articolo 50 sancisce il riconoscimento esplicito dei comuni come attori chiave del sistema federale, vale la pena ritornare su questa vittoria per il federalismo alla svizzera. Perché se questo riconoscimento giuridico è un dato di fatto, la sua traduzione politica resta invece in costante ridefinizione.

Diventa ancora più importante ricordare il principio dell’autonomia comunale in un momento in cui la sensibilità nei confronti delle preoccupazioni comunali tende a sbiadire all’interno del Parlamento federale. È quanto constatano i politologi Adrian Vatter e Rahel Freiburghaus, come potrete scoprirlo nell’intervista esclusiva di questa edizione estiva. Auguro a tutti voi una buona lettura!

«Diventa ancora più importante ricordare il principio dell’autonomia comunale in un momento in cui la sensibilità nei confronti delle preoccupazioni comunali tende a sbiadire all’interno del Parlamento federale.»

Manon Röthlisberger, direttrice supplente, Associazione dei Comuni Svizzeri

Manon Röthlisberger
Associazione dei Comuni Svizzeri
Direttrice supplente
Traduzione: Annalisa Cipolla